Fare trading online significa eseguire delle operazioni di compravendita di strumenti finanziari attraverso internet. Ovviamente il tutto è finalizzato a realizzare guadagni, ossia aspirare complessivamente che i profitti superino le inevitabili perdite.
Cosa serve per fare trading? Dal punto di vista strettamente operativo un pc, una connessione a internet e un conto titoli offerto da una banca. Nel seguito si evidenzia dove fare trading ossia i principali strumenti sui cui operare.
L'azione rappresenta la minima frazione del capitale di una società quotata in Borsa.
Il rischio, e quindi i profitti e le perdite di una compravendita azionaria sono imputabili alle variazioni del prezzo di mercato nel tempo regolato dal meccanismo della domanda e dell'offerta; più un'azione è richiesta tanto più il prezzo tende a salire, e viceversa.
Il profitto del trading azionario pertanto è legato alla circostanza di acquisto di un certo numero di azioni a un dato prezzo e alla successiva vendita a un prezzo maggiore. Viceversa accade per le perdite. Questa logica vale negli approcci cosiddetti long ovvero per i trend rialzisti.
E' possibile sfruttare anche i trend ritenuti ribassisti mediante un approccio cosiddetto short. In tal caso si vende sul mercato un quantitativo azionario a un prezzo superiore a quello successivo di acquisto dal broker. In effetti si parla di vendita allo scoperto in quanto materialmente non si possiedono le azioni alla vendita, si prendono in prestito dal broker e ci si impegna a pagarglierle successivamente, nella speranza che il prezzo sia sceso.
Le obbligazioni sono strumenti finanziari emessi da società, ma anche governi (si parla in tal caso e più propriamente di titoli di stato), per la raccolta di capitali. Chi possiede obbligazioni ne diviene creditore, in particolare ha diritto a ricevere il rimborso del capitale alla scadenza oltre che gli interessi pattuiti (fissi oppure variabili) e corrisposti ad esempio a scadenze periodiche prefissate.
Anche le obbligazioni, come le azioni, sono soggette a variazioni di prezzo, seppur più contenute, è possibile pertanto realizzare profitti e perdite nelle operazioni di trading. A differenza delle azioni nelle obbligazioni è noto il loro valore alla scadenza, il prezzo sul mercato tende invece a variare essenzialmente per variazioni dei tassi di riferimento delle banche centrali e per variazione del rating dell'emittente. Tali variazioni, sono tanto più incidenti quanto più lunga è la vita residua dell'obbligazione.
Ad esempio una riduzione dei tassi di riferimento tenderà a comportare una maggiore appetibilità dell'obbligazione e quindi ad aumentarne il prezzo. Ancora un peggioramento del rating emittente farà percepire il titolo come meno sicuro e quindi contribuirà a ridurne il prezzo.
Un ETF (Exchange Traded Fund) è uno strumento finanziario costituito, come i fondi di investimento, da un paniere di titoli con la differenza che 1) la gestione è passiva ossia si mira a replicare le performance di un dato segmento di mercato, 2) le quote sono scambiabili come azioni.
L'indubbio vantaggio degli ETF è quello di rappresentare già di fatto un portafoglio di titoli più o meno diversificato.
Ovviamente poichè le quote degli ETF possono essere scambiate in borsa proprio come le azioni questo li rende adatte al trading online. I prezzi, vista la diversificazione più o meno accentuata, tendono ad essere meno volatili delle azioni.
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I CFD (contratti per differenza) sono strumenti finanziari il cui valore è relazionato a quello di un bene sottostante, ad esempio un titolo azionario, un indice di borsa, una coppia di valute.
Con i CFD le due controparti si scambiano la differenza di prezzo del sottostante intercorsa tra l’apertura e la chiusura dell’operazione, operazioni che avvengono a seconda dello strumento a scadenza in giornata, a scadenza multiday, oppure a discrezione dell'investitore.
Segue che chi compra realizza un profitto nel caso in cui il prezzo del sottostante cresca, e una perdita nel caso in cui diminuisca. Viceversa accade, per chi vende.
Per inciso l’investitore può trarre vantaggio dal rialzo del prezzo del sottostante (posizione long), oppure dal ribasso (posizione short), senza possedere fisicamente il sottostante.
Per operare con i CFD è necessario depositare un certo margine di garanzia e quindi una data percentuale ridotta del controvalore della posizione. Come risultato sono amplificate, rispetto a quanto impegnato effettivamente, i potenziali profitti e perdite (effetto leva).
Proseguiamo con un esempio, supponendo un operazione long di controvalore di acquisto di 3000€, di vendita di 3100€, con margine dell'1% (leva 1/1% = 100). Il profitto è pari a 3120 - 3000 = 120€, il margine 3000*1% = 30€ e quindi il rendimento 100*120/30 = 400%. Se avessi impegnato tutto il controvalore (leva zero) avrei avuto un rendimento 100*120/3000 = 4%.
L'unità di misura di un CFD, quindi il valore minimo, è definita lotto. Il moltiplicatore esprime invece il rapporto tra il valore dello strumento e quello del sottostante.
Per Forex (foreign exchange market) si intende il mercato finanziario delle valute. Il forex è l'ideale per il trading online essendo di gran lunga il mercato finanziario più vasto e liquido esistente, attivo 24h al giorno salvo i weekend.
Nel forex trading si compra una valuta e se ne vende nel contempo un’altra. Ritenendo ad esempio che l'euro si apprezzerà sul dollaro acquistiamo EUR/USD, in modo da comprare euro e vendere dollari.
Le valute più importanti sono USD (dollaro USA), EUR (euro), GBP (sterlina), CHF (franco svizzero). Il trading forex si contraddistigue inoltre per la leva finanziaria, che permette in analogia a quanto già detto per altri strumenti, di gestire posizioni amplificate rispetto a quanto effettivamente impegnato (margine).
Le operazioni sono in genere esenti da commissioni; il guadagno del broker è identicabile nella maggiorazione applicata allo spread, cioè nella differenza prezzi tra chi acquista e vende.
Il miglior broker per il trading forex oltre ad avere spread caratteristici più stretti, dovrebbe essere regolamentato da autorità europee riconosciute nel paese di esercizio ed offrire conti demo che permettono di operare almeno inizialmente con denaro virtuale.
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