Anche Poste Italiane mette a disposizione conti correnti che negli anni hanno assunto caratteristiche sempre più affini ai conti bancari.
Così accanto ai prodotti finanziari classici delle poste, in primis i buoni e i libretti, come la carta prepagata postepay, sono disponibili anche rapporti di conti correnti, stiamo parlando dei conti denominati Bancoposta.
A questo punto una domanda sorge spontanea. Quali sono le principali differenze tra un conto bancario e un conto BancoPosta?
Innanzitutto i conti bancoposta non aderiscono al fondo interbancario di tutela dei depositi, che ricordiamo tutela i correntisti bancari in caso di fallimento dell'istituto entro i 100mila euro.
I prodotti di risparmio delle poste, invece, ossia i libretti e i buoni sono prodotti della cassa depositi e prestiti (CDP) e quindi garantiti direttamente dallo stato italiano.
Altra differenza è l'operatività limitata dei conti postali rispetto a quelli bancari, ad esempio la carta di debito, la cosiddetta postamat, opera su un circuito separato di quello bancario, ciò significa che è utilizzabile gratuitamente soltanto presso gli sportelli delle poste diffusi comunque ovunque sul territorio. Ancora, la domiciliazione delle utenze interessa un numero limitato di aziende.
Un conto bancoposta permette di collegargli un eventuale libretto postale, ovvero eseguire girofondi tra essi, ciò anche online. E' necessario a riguardo che l'intestatario sia lo stesso oppure si abbia un cointestario in comune ed inoltre abilitare il libretto alla funzionalità evoluta cosiddetta smart.
Negli ultimi anni si è assistito a una riduzione dei costi medi dei conti correnti, essenzialmente per la diffusione dei rapporti online. Questa tendenza tuttavia sembra non interessi i conti bancoposta, che prevedono comunque un canone.
In effetti dal 2016 non è più sottoscrivibile il conto online e gratuito di poste italiane, il Banco Posta Click. Inoltre coloro che lo hanno aperto prima sono stati soggetti a un adeguamento del canone pari a euro 1/mese per la carta postamat.
Cosa offre quindi Poste in tema di conti correnti? E' sottoscrivile il BancoPosta Più che prevede un costo mensile (vedi tabella sottostante) azzerabile con l'accredito dello stipendio oltre ad altre condizioni legate alla propria operatività.
In definitiva conviene un conto corrente postale? La risposta è affermativa se l'operatività disponibile rientra nelle proprie esigenze e si ha la possibilità di azzerare il canone. In caso contrario puoi fare riferimento a un conto bancario, puoi individuare quello più adatto al tuo profilo, anche a zero spese, con il nostro comparatore.
Un alternativa al conto corrente postale può essere, sopratutto per i giovani, la PostePay Revolution, ossia la carta prepagata con iban di Poste Italiane.
Grazie a questa carta è possibile accreditare lo stipendio, domiciliare utenze, prelevare ai postamat e disporre di bonifici. La principale limitazione è data dal fatto che non è possibile trattare assegni.
A nostro avviso comunque poichè si prevede un canone annuo e commissioni di ricarica, forse è comunque più conveniente e più performante orientarsi verso carte conto più economiche anche a zero spese.
Continuiamo quest'articolo parlando del famoso libretto di risparmio postale, uno strumento semplice che permette di depositare e prelevare denaro dagli sportelli, nonchè di farsi accreditare lo stipendio e la pensione. E' possibile altresì depositare assegni anche bancari, tuttavia la procedura è molto lunga, concludendosi in un paio di settimane.
Il libretto postale è esente da costi tranne l'imposta di bollo dovuta per giacenze medie annue superiori a euro 5000, gli interessi riconosciuti sono invece di molto inferiori a quelli riconosciuti dai conti deposito.
E' possibile rendere il libretto postale più evoluto attraverso la cosiddetta funzionalità smart. In questo modo è possibile prelevare agli sportelli postali automatici, controllare i movimenti anche online, ed eseguire girofondi su conti bancoposta con almeno un intestatario in comune.
Per inciso è escluso la possibilità di bonifico da libretto verso un conto bancario, l'unico trasferimento possibile è l'emissione di un assegno dal conto e il conseguente deposito sul libretto, procedura tra l'altro lunga circa un paio di settimane. Viceversa è possibile associare al libretto postale un conto bancario per consentire di bonificare fondi dal secondo al primo.
Potresti poi essere interessato a un conto deposito di Poste Italiane. Attualmente non sono offerti direttamente, ma puoi orientarti verso prodotti alternativi per il risparmio come i buoni fruttiferi postali oppure dai l'opzione accantonamento dei libretti postali.
I buoni postali hanno interessi tassati al 12.50%, sono garantiti dallo stato italiano e possono essere rimborsati in qualsiasi momento con la garanzia di ritornare in possesso del capitale investito. Tuttavia rispetto ai conti deposito bancari hanno in genere tassi di interessi più bassi e durate maggiori.
Per quanto riguarda invece la renumerazione dei libretti postali sulle somme accantonate pur essendo le durate comparabili con i conti deposito tradizionali gli interessi attivi sono comunque sensibilmente più bassi. Per ottenere condizioni migliori puoi valutare un conto di deposito bancario.