Il conto deposito deve la sua grande diffusione, oltre al rendimento competitivo, anche dal fatto di essere, generalmente, un prodotto totalmente a zero spese.
Pertanto è privo di qualsiasi costo e spesa, come quelli di apertura, tenuta, gestione, e chiusura.
Un conto deposito è invece soggetto a tassazione, distinguendo tra imposta sugli interessi e imposta di bollo a valere sul capitale, le incombenze del prelievo, per entrambe le imposte, sono a totale competenza della banca.
L'imposta sugli interessi è pari al 26% degli interessi maturati, tale imposta è trattenuta dalla banca che la verserà all'erario.
Il tasso di interesse si dice lordo se non si è tenuto conto di tale imposta, netto viceversa. In definitiva il tasso netto di un conto deposito risulta pari al 74 % del lordo.
L'imposta di bollo interessa invece il capitale in giacenza e risulta pari, su base annua, ad appena lo 0.20 %.
Tale valore è inteso prorata per periodo di rendicontazione, considerando come saldo la giacenza presente l'ultimo giorno di ciascun periodo.
Ad esempio con rendicontazione semestrale saranno prodotti due estratti conto, rispettivamente il 30 Giugno e il 31 Dicembre. Se sul mio conto ho giacenza, diciamo fino al 30 Settembre, l'imposta di bollo il 30 Giugno risulterà pari allo 0.20%/2 della giacenza, mentre il 31 Dicembre non avendo giacenza l'imposta è nulla. Nel primo anno l'imposta di bollo dovuta è proporzionale ai giorni decorrenti dall'apertura.
L'importo minimo del bollo risulta pari a 1 euro, salvo uguale a zero per conti non movimentati ed a saldo nullo nel periodo considerato. Per la stima dell'imposta di bollo puoi utilizzare il nostro calcolatore.